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| di Renzino l'Europeo |
Per molto tempo, la disputa dei Campionati Italiani e l'attribuzione dei relativi titoli è stata un affare piuttosto semplice: ogni giocatore apparteneva ad una certa categoria agonistica - cinque in tutto, da Maestro fino a "Provinciale", con le diverse denominazioni note a tutti, e ogni anno venivano banditi i rispettivi campionati di categoria. Oppure si disputavano i Campionati Giovanili, per certe categorie di età. Il Campionato Italiano dei Maestri era chiamato, anche formalmente, "Assoluto", in quanto al vincitore spettava il titolo di Campione Italiano Assoluto (nel significato etimologico di "senza ulteriori condizioni, specificazioni"), per quell'anno: il più forte, insomma, come esito del torneo ufficialmente deputato a designarlo.
La formula del Campionato Italiano Assoluto è (quasi) sempre stata quella generalmente più accettata come equa, dal punto di vista sportivo, e cioè il girone all'italiana: ciascuno incontra tutti gli altri. Per molti anni, sicuramente dopo il 1967, i Campionati Italiani Assoluti di dama italiana si sono svolti ammettendovi di norma un numero di giocatori fra 20 e 24, quindi con lo svolgimento di un numero di turni di gioco fra i 19 e i 23. Significava almeno 5, o 6, giorni di gioco. Per le altre categorie, ad esempio per i Candidati Maestri e i Nazionali, si ammettevano di solito 24 giocatori, e si giocavano 8 turni, in un torneo lungo solo un fine-settimana. Per la categoria dei Regionali, rimanendo con il vincolo di giocare in un fine-settimana, si sono svolte anche edizioni con un numero libero di giocatori. Mi ricordo che partecipai ad un Campionato Italiano Regionali nel 1984, che si svolgeva a Reggio Emilia, e v'erano 64 concorrenti, tutti a proprie spese!
In seguito, anche a causa dell'introduzione del Sistema di Classificazione Mobile, per cui ad ogni giocatore veniva assegnato un Capitale Punti ("Elo") rappresentativo della sua forza, il sistema delle categorie è rimasto un po' in secondo piano. Tuttavia, anche quando le gare ordinarie sono state organizzate per gruppi Elo, i Campionati Italiani (di dama italiana) hanno continuato ad essere svolti per categorie, per diversi anni. Ma un bel giorno, anche lì, si è passati ad un sistema basato sul solo Capitale Punti. Per diversi anni, venivano formati 3 gruppi da 16 giocatori. I primi 16 giocavano l'"Assoluto", con un girone all'italiana da 15 turni. Gli altri 2 gruppi venivano convocati per 3 giorni, e giocavano 11 turni, di norma. Si è trattato di un metodo organizzativo più semplice, che rispondeva al diminuito interesse per i Campionati, visti come una gara fra tante, se non si poteva gareggiare per il titolo principale. Dopotutto, in tutte le gare ogni giocatore poteva far valere il suo valore allo stesso modo, salendo (o scendendo) nella classifica Capitale Punti. Tuttavia, molti Maestri, anche di valore inferiore, continuavano a manifestare interesse per il Campionato, anche nel 2° gruppo, che così risultava "occupato" a metà da giocatori di categoria Magistrale.
Infine, nel 2024, la FID, in occasione del proprio centenario, ha deciso di tornare al metodo dei Campionati Italiani per categoria. Questa novità, tuttavia, andava di pari passo con un'altra: il desiderio di svolgere il Campionato Assoluto con partite di "andata e ritorno", anche per mettere fine alle recriminazioni sulla diversa fortuna dei giocatori rispetto al sorteggio delle aperture. Tale scelta, a propria volta, implicava la necessità di ridurre il numero dei partecipanti, perché ovviamente un incontro di andata e ritorno "vale doppio" dal punto di vista del consumo di tempo. Si è così individuata la formula di un Campionato Italiano Assoluto a 10 giocatori, con incontri di andata e ritorno: un totale di 9 turni e 18 partite per ciascuno.
A questo punto, però, la FID ha anche voluto continuare a dare una opportunità a molti altri Maestri - non solo i migliori 10 - di partecipare ad un Campionato Italiano: ecco quindi il senso di questo "Campionato Italiano Maestri", qualificato necessariamente come "non-Assoluto" per non ingenerare confusione sull'esatta portata del titolo che si veniva a conferire. Non sappiamo se questa modalità di svolgimento dei Campionati di dama italiana proseguirà nei prossimi anni, ma intanto anch'io, come molti altri, ho voluto sfruttare l'opportunità.
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| Il podio del Campionato Maestri |
Lo svolgimento del torneo è stato però favorevole al sottoscritto... già dall'inizio balzo in testa, e dopo alcuni turni è Malotti che mi raggiunge. Ma con lui pareggio e si avvicina Sciuto, che nello scontro diretto mi batte - devo dire con giusto merito - e quindi devo inseguire, ma sempre con buono slancio. Prima dell'ultimo turno il terzetto è in testa a pari punti, ma Sciuto è davanti per quoziente con un punto di vantaggio su di me e Malotti. All'ultimo turno vinciamo tutti e tre, ma il messinese paga dazio nel complesso dei risultati, che mi proiettano vincitore. Capita spesso, nel nostro gioco, la vittoria per quoziente, ma tutti abbiamo sempre accettato questo sistema di spariglio, in mancanza di altri più comodi.
Si finisce con qualche discussione, ma c'è gloria per tutti, e intanto riporto un titolo italiano in terra veronese: bel modo per festeggiare la ricorrenza storica di altri ben più importanti, i titoli vinti da Eldo Cavalleri - quelli sì, Assoluti - cento anni fa, dal 1926 al 1929, e poi nel 1935, e per presentarci bene alla consegna della Stella di Bronzo del CONI al nostro Circolo, in una cerimonia che sarà organizzata nel prossimo gennaio.
Questa la classifica finale: 1° Renzo Rubele (A.S.D. CD Veronese 'Enrico Molesini', Verona) p. 15,107.146; 2° Franco Manetti p. 15,106.153; 3° Carmelo Sciuto p. 15,105.156; 4° Leonardo Val p. 12,111.129; 5° Alessandro Malotti p. 11,103.105; 6° Gerardo Corrado p. 10,98.84; 7° Severino Sapienza p. 9,110.89; 8° Giuseppe Chiofalo p. 9,105.80; 9° Paolo Moscheni p. 9,105.79; 10° Giovanni Fava p. 9,102.78; 11° Giuseppe Talò p. 9,101.72; 12° Romano Santo Vinci p. 9,92.73; 13° Leonardo Stira p. 9,87.79; 14° Francesco Senatore p. 9,87.74; 15° Giovanni Catanzaro p. 8,99.62; 16° Maurizio Cappellini p. 8,93.73; 17° Giovanni Micalizzi p. 4,89.36.

