di Renzino l'Europeo |
Anche per questa Assemblea Generale i vertici federali hanno predisposto un protocollo adeguato al caso, per consentire ai delegati dei circoli, dei giocatori-atleti e degli istruttori di poter tenere le assise in tutta sicurezza. E, del resto, lo stesso svolgimento dell'Assemblea ha dovuto essere garantito attraverso particolari eccezioni predisposte nel corpo dei provvedimenti normativi adottati nelle ultime settimane per limitare eventi, assembramenti e spostamenti nel territorio nazionale. Gli aventi diritto al voto dovranno viaggiare muniti dell'apposita autocertificazione che consentirà loro di raggiungere il Marriot Hotel di Roma, da qualunque regione provengano.
Il nostro Circolo, che storicamente ha rivestito un ruolo centrale nella vita della Federazione, ha diritto, come tutti gli altri, ad inviare un delegato all'Assemblea. Tuttavia, il nostro Presidente, Emanuele Danese, per motivi personali, non potrà recarsi a Roma, e nemmeno altri membri del Circolo sono risultati disponibili al viaggio. Si sta quindi scrutinando la possibilità di delegare un altro Circolo in base alle regole statutarie.
In ogni caso lo stato della Federazione appare sufficientemente stabile. Il Presidente uscente, l'amico Carlo Bordini, si presenta anche per il prossimo quadriennio, e non sono state avanzate candidature alternative. Ci sarà qualche rinnovamento nella composizione del Consiglio Federale, anche per fare spazio a più donne, ma la linea di condotta appare quella ben delineata dalla Presidenza uscente nel programma fatto circolare in questi giorni, e che sarà esposto formalmente domani da Carlo nel corso della sua relazione.
Con il Sommo Ema abbiamo discusso un po' in queste settimane della situazione generale, ed abbiamo concluso che il lavoro in corso vada consolidato con la conferma della "squadra di governo" proposta da Carlo. Le sorti del damismo organizzato, in Italia, sono legate da tempo alla nostra affiliazione al CONI, che ci garantisce un contributo annuo sufficiente a sostenere una pur minima struttura centrale ed una attività sportiva e promozionale più che discreta. Il "problema", per il nostro gioco, è casomai di ordine culturale: nella società di oggi le persone - e in particolare i giovani - dispongono di molte alternative ludiche e sociali a cui attingere, ed i giochi di strategia tradizionali hanno dovuto cedere il passo ai luccicanti videogames, oltre a tutta la panoplia di opportunità di svago che, nell'universo di internet, impegnano il tempo e le menti di vasti strati sociali.
Dato questo quadro, appare urgente concludere al più presto il rinnovamento del nostro sito web, nonché dotarlo di strumenti divulgativi e formativi attraenti per i neofiti ed anche per i più esperti. I cugini scacchisti, che già dispongono di un'aura più sacrale per il loro gioco, possono farsi forza di un mondo unito su un'unica variante di gioco, e di un tessuto di iniziative commerciali (o anche volontaristiche) che si presentano con vigore in quello stesso internet dove spopolano tutti i canali social che oggi animano la vita delle persone.
Ci auguriamo che i delegati in Assemblea sappiano dare un contributo costruttivo alla discussione, e che si possa evitare di riproporre l'eco di qualche inutile polemica che s'aggira a fasi alterne nella nostra comunità. Ritorneremo sulle vicende federali nel nostro sito-blog per riflettere ancora sulle questioni che si presentano come sfida per il nostro gioco; tutti gli iscritti del Circolo, a partire dal Presidente, sono invitati ad indicare la strada da seguire, nel solco dell'insegnamento del nostro comune Maestro Enrico Molesini.