di Renzino l'Europeo |
Le edizioni degli ultimi due anni sono state soddisfacenti, considerando le ristrettezze economiche in cui si sta operando, e quest'anno le prospettive appaiono anche decisamente migliori: abbiamo avuto notifiche sufficienti per poter affermare già da adesso che la partecipazione sarà ottima in qualità e anche in quantità. Fra tutti i concorrenti annunciati, spicca senz'altro il GMI Alexander Shvartsman, che da poco più di un mese non è più Campione del Mondo, ma che evidentemente non ha perso lo spirito agonistico, ed ha individuato nel nostro torneo una buona occasione professionale, ben corroborata dall'annessa opportunità turistica.
La sede di gara alla "Pineta" |
La sede di gara alla "Pineta", il Bar-ristorante dell'area storicamente di pertinenza del Dopolavoro Ferroviario, è al tempo stesso una sicurezza, una comodità, e un collegamento con la tradizione cittadina di anni ruggenti, che ci ravviva il ricordo e l'opera di Enrico. La convenzione con il vicino Hotel appare molto allettante. Tutte le operazioni sono sotto controllo da parte del Sommo Ema.
Nello scrivere queste note non possiamo evitare di abbozzare qualche paragrafo storico. La gara iniziò con un carattere esplicitamente "interregionale" (cioè non nazionale) in una domenica di gennaio del 1993. Ricordo che quell'anno Enrico aveva cercato di coinvolgere i "triestini", ma non riuscì a convincerli, e così la partecipazione esterna fu limitata al Trentino-Alto Adige e a qualche vicentino.
L'immagine-spot apparsa sul Gruppo Facebook "International Draughts" |
Già dalla seconda edizione, comunque, arrivarono gli attesi "triestini" (con vittoria di Francesco Laporta) e qualche lombardo, e dalla terza anche da altre regioni (Michele Borghetti mise subito un sigillo). Si vide subito che la potenzialità era assai buona, perché i partecipanti crebbero da 32 a 42, e poi a 46. Si passò per la prima volta ai due giorni canonici nel 1998, per ritornare ad un giorno nel 1999, e infine a due giorni nel 2000. Possiamo quindi affermare che la gara si sia conquistata "sul campo" il proprio status, consolidando nel contempo la vocazione del nostro Circolo per le 100 caselle. Negli anni seguenti, dall'11a alla 19a edizione, Enrico decise anche di dedicarla all'ex Presidente FID Giacomo D'Amico.
Come ricorda sempre il Sommo Ema, l'Albo d'Oro ha visto sul gradino più alto del podio molti dei migliori interpreti della specialità: tre volte Bubbi, Borghetti, Raimondi e il senegalese-italiano Diop, due volte (addirittura) lo stesso Emanuele Danese, e poi, oltre a Laporta, anche Manzana, Bertè, Milanese, Lorusso, il lituano Jankunas, l'olandese-sloveno Stegeman… non ci resta che aspettare ancora un mese e ritrovarci ancora una volta nella nostra città con molti amici, vecchi e nuovi.
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