giovedì 5 dicembre 2019

Cronaca - Tornei di dama internazionale

di Renzino l'Europeo
Nelle nostre note informative abbiamo dato conto in modo sommario dell'attività agonistica dei damisti affiliati al nostro Circolo durante l'anno. C'è ancora un settore che manca alle nostre cronache, ed è quello dei tornei nazionali di dama internazionale. Stiamo parlando in effetti di un paio di gare, visto che il calendario agonistico comprende pochi appuntamenti di questi tipo, ed uno è proprio la Coppa Città di Verona, che organizziamo noi in marzo. Dopo di quello (al quale abbiamo dato ovviamente lo spazio informativo che meritava), sono state effettuate altre due gare nazionali di dama internazionale: quella di Bergamo in giugno, e la classicissima di Mori all'inizio di settembre. Ad entrambi questi tornei ho preso parte personalmente, e si tratta pertanto di vergare piccole note su me stesso, visto che non c'erano altri scaligeri. 

La Coppa Città di Bergamo si è svolta quest'anno in pieno giugno, appena due-tre settimane prima dei Campionati Italiani che si sarebbero tenuti nella medesima sede di gara, a S. Paolo d'Argon. Una partecipazione di 25 giocatori secondo le attese, con un buon numero di giovani e giovanissimi, sia locali che da fuori provincia. Per quanto mi riguarda, il torneo è stato positivo, con un buon 8° posto finale, nonchè 2° del "secondo gruppo" di merito dietro Stefano Valentini, quinto assoluto. Nel dettaglio, posso fare anche qualche recriminazione per il punto perso nel primo turno con Alessio Scaggiante: in una posizione di pari tecnica del genere "1 dama e 2 pedine contro 2 dame e una pedina" Alessio ha voluto continuare, e poi mi sono fatto barbinamente cambiare la dama... Meglio la pari con il campione italiano in carica Daniele Berté, mentre con Aboubacar Diop non c'è stato niente da fare. Le vittorie le ho ottenute contro giovani e giovanissimi, ma nel complesso sono rimasto soddisfatto. Il torneo è andato a Scaggiante, per quoziente su Diop.

Anche a Mori c'è stata la tradizionale buona partecipazione, comprensiva di giocatori non italiani, fra cui Alexander Georgiev (che ha vinto), il caraibico Alias, lo sloveno-olandese Stegeman (già vincitore di una Coppa Città di Verona) e due olandesi "doc" (Wijker e Spaans), non troppo conosciuti all'estero, ma di buon livello. Ho trovato spazio, ovviamente, solo nel secondo gruppo, composto da giocatori di fascia medio-alta ma anche da un paio di giovanissimi. La prestazione agonistica, tuttavia, non è stata troppo buona, se è vero che mi sono dovuto accontentare dell'8° posto su 12 giocatori.

La torta preparata per festeggiare i 50 anni del Circolo di Mori
La premiazione ha visto l'importante momento celebrativo del 50° anno di vita del Circolo Damistico Moriano. Gli amici trentini sono senza dubbio i damisti più "vicini" a noi, in tutti i sensi, e il binomio Verona-Mori ha segnato momenti importanti della storia del movimento damistico nazionale. Non va dimenticato che la Coppa Città di Mori, giunta alla 45a edizione, è la gara di dama che vanta la tradizione organizzativa più lunga, e pure continuativa, a livello nazionale. Iniziata come torneo "interregionale" di dama italiana nel 1975, diventò una gara nazionale di dama internazionale nel 1985, a seguito di una decisione del "patròn" del damismo moriano Giuseppe Manzana, che intendeva così assecondare la spinta verso le 100 caselle che molti giovani (compresi i suoi figli) stavano compiendo. Ricordo ancora il momento in cui venne a chiedermi, durante l'edizione del 1984, se fossi d'accordo con la possibile "mutazione"... era un sondaggio preventivo che il buon Giuseppe stava evidentemente compiendo con un campione di giocatori...

Nell'augurare al torneo di Mori altrettante edizioni, e al Circolo una rinnovata spinta propulsiva, non ci rimane che sottolineare l'importanza di questi tornei nazionali, che sono il "pilastro" del calendario agonistico delle 100 caselle. E Verona 2020 già si intravvede all'orizzonte...

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