giovedì 2 maggio 2019

Cronaca - XXIII Coppa Città di Verona - Memorial Enrico Molesini

di Renzino l'Europeo
Nei giorni di sabato 23 e domenica 24 marzo si è svolta la XXIII edizione della Coppa Città di Verona, la gara nazionale di dama internazionale che il nostro Circolo organizza sin dagli anni ’90. Per essere precisi, vi sono stati “storicamente” diversi Circoli veronesi impegnati nell’ideazione e nell’attuazione di questa gara, e precisamente la Sezione Dama del Dopolavoro Ferroviario e il Circolo Damistico Unicredit, che sono stati i diretti predecessori dell’attuale Circolo “Enrico Molesini”. In ogni caso, la concezione della gara è stata ovviamente di Enrico, come avevamo raccontato nell’articolo storico pubblicato più di due mesi fa, ed oggi il Comitato organizzatore fa capo al Presidente del Circolo, Emanuele Danese. 

Avremmo voluto scrivere la cronaca della gara subito dopo il suo svolgimento, ma una indisposizione ci ha tenuti lontano dall’impegno, e ci ha conseguentemente distolto dal proposito. Veniamo allora a dare conto dell’accaduto con qualche settimana di ritardo, e non possiamo evitare di cominciare col sottolineare che il successo della manifestazione è stato veramente grande. 36 partecipanti, quasi come nelle migliori edizioni, e soprattutto parecchie presenze eccellenti, a cominciare dall’ex campione del mondo, il Grande Maestro Internazionale Alexander Schwartzman, che ha vinto in scioltezza. Il russo è ormai quasi di casa in Italia perché evidentemente le occasioni offerte dal nostro calendario (in primis il torneo di Mori, e l’anno scorso anche Bergamo, concomitante con i Campionati del Mondo Lampo e Semi-Lampo) gli appaiono allettanti. Del resto, per la nostra gara è stato lui stesso a contattarci; confessiamo che non siamo stati noi ad invitarlo.

Il GMI Alexander Schwartzman (a dx.) nell'incontro con il MI Bruno Fopa 
Il Maestro Internazionale Bruno Fopa, camerunense (giunto secondo), ha completato la partecipazione straniera. Anche nel suo caso l’interessamento è stato tutto personale: si vede che la pubblicizzazione nel calendario ufficiale FMJD ha sortito qualche effetto. Ma è stata la pattuglia italiana che si è presentata al più alto livello. Assieme al Campione Italiano in carica Daniele Berté, fra i più assidui alla nostra gara (come ad altre), v’erano altri 7 ex Campioni Italiani - in pratica tutti i migliori, anche in base alla classifica capitale punti. Fra di essi non abbiamo mancato di accogliere con grande piacere il Grande Maestro Michele Borghetti, che non giocava gare ufficiali di dama internazionale dal 2016, e che negli ultimi due anni aveva dovuto subire i noti rovesci nei match mondiali di dama inglese, in parallelo con i problemi fisici che lo attanagliano.

Ai nastri di partenza anche parecchi giovani, desiderosi di fare esperienza in gare ufficiali. A questo riguardo dobbiamo notare che anche nel gruppo “Provinciali”, che ha giocato la sola domenica, i partecipanti erano tutti giovanissimi. Peccato che gli allievi del nostro Circolo abbiano dovuto dare forfait, per concomitati impegni già presi. Nel gruppo Open non mancavano, peraltro, diversi veterani. Nel complesso erano presenti un po’ tutti i centri damistici nazionali attivi nel gioco sulle 100 caselle, con qualche assenza giustificata: ad esempio gli amici di Mori, menomati dalla forzata ma gioiosa incombenza di Riccardo Agosti, diventato papà negli stessi giorni.

Sono state due giornate intense di impegno agonistico, ché il programma non consentiva di tirare il fiato: 3 turni al sabato e 3 turni la domenica, per ottemperare all’obbligo di fornire sufficienti confronti fra i migliori nel gruppo Open. La direzione di gara è stata garantita dalla precisa e autorevole Milena Szatowska, Arbitro Internazionale, coadiuvata da Teodorino Brancaleone, per l’occasione factotum, con la signora Elena ben presente dietro le quinte. Il bel tempo ha consentito agli accompagnatori di godere appieno dell’ambiente naturale della “Pineta”, attorno alla sede di gara, oltre ovviamente a tutta la città scaligera.

La classifica finale, con il tabellone completo dei risultati
Il dominio tecnico di Schwartzman è stato ben poco contrastato (6 vittorie), ma non tutti i nostri migliori giocatori hanno potuto incrociare le pedine con il campione russo. Poiché anche Fopa ha dovuto soccombere al russo senza appello, l’incognita era solo sui posti dietro al primo: il camerunense si è comunque distinto mettendo la ruota davanti agli altri. Fra gli italiani ha regnato l’equilibrio, con il quoziente a farla da spariglio per un nutrito gruppetto che ha chiuso ad 8 punti, regolato dall’ottimo Loris Milanese, davanti a Michele Borghetti ed Alessio Scaggiante.

Alla fine abbiamo visto un po' tutti contenti, anche perché il nostro montepremi aveva pensato pure ai migliori di due gironi "fittizi" costruiti come se la gara fosse veramente suddivisa in 3 gruppi di merito, secondo il capitale punti. Ad aggiudicarsi i relativi premi sono stati il giovane Simone Zanandrea, davanti a Giovanni Fava (per il 2° gruppo) e il veterano Giovanni Manghisi davanti al giovanissimo Marco Stipcevich (per il 3°). Migliore (benché unica) donna è stata Sara Habilaj, che ha peraltro disputato un gran bel torneo in termini assoluti.

La partecipazione veronese è stata assicurata da 4 affiliati del nostro circolo, a partire dallo stesso M° Danese. Ema ha ottenuto 7 punti piazzandosi al 13° posto: una buona prestazione secondo norma, che ha avuto un momento acuto con la brillante vittoria sul giovane M° Enes Habilaj, che mostreremo in un articolo a parte. Molto bene il CM° Mattia Brancaleone, che ha totalizzato anch'egli 7 punti, ottenendo un bel pareggio all'ultimo turno col GM° Macali. Meno bene gli altri 2 scaligeri, che hanno chiuso a 5 punti, a partire dal sottoscritto: un torneo un po' scialbo chiuso negativamente con una sconfitta contro Zanandrea. Nel complesso è stato più sulla linea della sufficienza il N° Damiano Anselmi, che alla prima partita ha pure dovuto incrociare le pedine con Schwartzman. 

Potremmo scrivere ancora altre note di cronaca e di colore, a partire dal giro turistico con Schwartzman che abbiamo fatto sabato mattina, ma pensiamo che il nostro articolo abbia già reso a sufficienza i tratti salienti della manifestazione. Alla premiazione il Presidente FID Carlo Bordini ha reso omaggio a questa nostra "classica" del damismo nazionale, e ci ha spronati a continuare sempre meglio, cosa che cercheremo di fare, secondo le nostre possibilità.

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