lunedì 27 gennaio 2020

Cronaca - Vita di Circolo a Bruxelles

di Renzino l'Europeo
Gli amici del Circolo "Enrico Molesini", ma anche gli altri in giro per l'Italia, sanno bene che da diversi anni vivo e risiedo a Bruxelles, il cui ethos "Europeo" mi aveva attirato per diverse ragioni, e che comunque corrisponde bene ai miei interessi ed al mio spirito personale. Cionondimeno faccio ritorno a Verona in media ogni due mesi, e spesso, per non dire sempre, in corrispondenza di qualche evento damistico a cui intendo prendere parte nel Bel Paese.

Molti amici sanno pure - principalmente perché oggi fra e-mail e social network l'informazione circola rapidamente - che gioco regolarmente anche in Belgio, perlomeno da quando ho ripreso l'attività agonistica dopo molti anni di pausa, e cioè dal 2016. Di più: oggi la mia rete di eventi damistici comprende anche l'Olanda, dove mi reco regolarmente a giocare il Campionato a Squadre, assieme a qualche altro amico belga. Si potrebbe dire che la mia identità damistica è anch'essa pienamente Europea, perché sono iscritto a 3 Circoli Damistici di 3 Paesi diversi, e partecipo regolarmente ad eventi ufficiali di tutte e 3 le Federazioni nazionali. Potrei aggiungere, volendo, anche una quarta, perché ogni anno faccio anche un torneo semi-lampo in Francia.

In questo articolo volevo raccontare un po' di fatti sull'attività damistica in Belgio, a partire da ciò che accade a Bruxelles, e in particolare al Circolo dove sono iscritto, il Damier Royal Ixellois. I Circoli Damistici possiedono somiglianze e differenze, ed uno scambio di informazioni ed esperienze può giovare a tutti. Innanzitutto, è noto agli Italiani che l'unica variante di dama che si gioca in Belgio è quella internazionale: non c'è tradizione né interesse per quella inglese, e se eventualmente uno vuole fare un po' l'eclettico, c'è la dama frisona (so ad esempio che questo è il caso per Patrick Casaril, che è di Liegi). Da questo punto di vista potremmo forse dire che il nostro Circolo, che da decenni è "sbilanciato" verso la dama internazionale, risulta strutturalmente affine.


Ciò che può colpire il damista italiano medio, invece, è la forte resistenza di una tradizione assai rara nel nostro Paese, e cioè il Torneo Sociale, o Campionato di Circolo, che dir si voglia. Di più: si tratta di una tradizione che assorbe gran parte della vita di un Circolo Belga, dando ad essa una forma caratteristica. O, almeno, così è per il mio Circolo, ma le cose vanno in modo abbastanza simile anche negli altri.


Va compreso, innanzitutto, che il Campionato di Circolo è un evento assai serio: si giocano partite a cadenza "classica", in turni di gioco fissati in modo preciso sulla base di un calendario annuale, o almeno semi-annuale. In Belgio, come in Olanda, la stagione agonistica damistica non coincide con l'anno solare, come in Italia, ma va da settembre all'agosto successivo, sovrapponendosi quindi alle stagioni agonistiche degli altri sport, così come all'anno scolastico. Nel mio Circolo questi turni di gioco sono fissati ogni due settimane, il giovedì, ma va detto che c'è ampia possibilità di concordare anticipi o posticipi con i propri avversari secondo tutte le necessità.


A questo punto devo introdurre anche un altro dato fondamentale, quello della sede. Il Damier Royal Ixellois trova posto presso uno snack, che è uno di quei locali dove si vendono tipicamente kebab ed altri cibi della medesima tradizione culinaria, come falafel e polpette varie, nonché insalate e patatine fritte. Il parallelo con alcuni nostri vecchi Circoli che avevano (o ancora hanno) sede presso un bar è quindi stringente. Questa soluzione appare al momento soddisfacente per le attività ordinarie del Circolo, e cioè, per quello che abbiamo già detto, per il Torneo Sociale.


A Bruxelles esiste anche un altro Circolo, il Damier Cinquantenaire, che ha invece sede in una Maison des Associations, dove trovano posto anche dei Circoli di bridge e scarabeo, che è di proprietà del Comune di Woluwe-Saint-Lambert. Il mio si trova invece nel Comune di Ixelles, come i lettori francofoni avranno già intuito, che è un altro dei 19 Comuni in cui è divisa la Regione di Bruxelles-Capitale. La qualifica di "Royal" discende dal fatto che ogni entità morale con almeno 50 anni di vita può richiederla, e poiché il Circolo venne fondato nel 1957, tale procedura fu effettivamente attivata nel 2007, con esito positivo. Non appare allora privo di senso ricordare che il nostro Circolo "E. Molesini" si ricollega de facto, se non proprio de jure, alla tradizione del Circolo Damistico Veronese, fondato nel 1922, e di cui rivendichiamo "con orgoglio", potremmo dire, l'eredità.


Serata di gioco al Damier Royal Ixellois (foto: L. Jennes)
Chi gioca al Damier Royal Ixellois? Beh, come la semplice visione della Classifica del Campionato del Circolo degli ultimi anni indica bene, c'è un giocatore chiaramente più forte di tutti: si tratta di Adiatou Ibrahim, di nazionalità ivoriana, e che, come indicato dalla scheda personale FMJD, o da quella sul sito olandese Tournament Base, ha una reputazione damistica di elevato livello. Con un Capitale Punti Mondiale di 2183 (gennaio 2020), la sua forza è comparabile con quella dei nostri migliori giocatori, e analoga a quella dell'ottimo Aboubacar Diop, che da anni calca le scene damistiche italiane. Adiatou ha vinto tutti gli ultimi 15 Tornei Sociali, vincendo quasi tutte le partite, anche perché gli altri giocatori - quelli autoctoni belgi, intendo - non sono mai stati in grado di impensierirlo. La sua forza è tale che per lui non ha senso giocare tutti i turni di gioco singolarmente: ci si mette d'accordo per fare delle simultanee - vedasi la foto dell'ultima di queste, contro 4 avversari, fra cui io stesso -, e la pratica è a posto!

Da un anno gioca con assiduità e profitto nel nostro Circolo anche un altro africano, Tomi Maturin Nyamsi, che, pur non essendo del livello di Adiatou, gli è secondo a breve distanza. La consultazione della classifica del Torneo Sociale, aggiornata puntualmente, può meglio di ogni discorso far comprendere quale sia il tenore agonistico del Campionato. Nel momento in cui scrivo, il girone di andata è pressoché finito, mancando solo il "secondo turno" delle simultanee di Adiatou. Va detto che con Tomi Maturin il confronto sarà invece individuale, avendo egli per lui un certo riguardo...


Qualche parola anche per gli altri giocatori, a partire dal simpatico Gaston Wilvers, presidente del Circolo, che prima dell'arrivo di Adiatou poteva mietere anche successi personali, ma che ora deve un po' limitare il proprio ruolo. Che è pur sempre essenziale, a partire dall'organizzazione di quell'evento anch'esso tradizionale e di grande significato che è la Cena Sociale: ogni anno in Ottobre ci si ritrova tutti attorno ad un tavolo ben imbandito, e si consegnano i premi dell'anno agonistico precedente. Anche il vice-presidente Jean-François Foccroulle è un discreto giocatore, che in questi 2-3 anni mi ha talvolta costretto a delle pari, mentre il Segretario Batr Lukianoff (che accumula l'importante carica di Direttore dei Tornei) si è imposto un anno di lontananza dal Torneo Sociale. L'età media dei giocatori è piuttosto avanzata, un segnale non troppo rassicurante, che non si discosta da una tendenza generalizzata in tutti i luoghi del damismo organizzato, ma che testimonia comunque dell'attaccamento al gioco di una fascia di giocatori che in Italia tende a perdersi più velocemente. E' anche per questo che ho preso l'iniziativa di mettere in cantiere un corso di dama che partirà a marzo, potendo contare sul sostegno logistico e organizzativo di una associazione rappresentativa dell'emigrazione italiana, la FILEF, oltre che del Damier Cinquantenaire.


Incontro a squadre Wallonie-Bruxelles - "Phenix" Kortrijk (foto: G. Wilvers)
A livello nazionale, la Federazione Belga organizza ovviamente i Campionati Nazionali, a tempo classico e ridotto, e il Campionato a Squadre, che, cercando di mimare la struttura del ben più blasonato omologo Campionato Olandese, prevede anch'esso un Calendario di incontri annuale. Il nostro Circolo è stato autorizzato a presentare un squadra composita, assieme all'altro Circolo brussellese e ai due Circoli di Liegi e provincia: in questo modo riusciamo a garantire 4 giocatori per tutti i turni previsti: in pratica una squadra "francofona" (denominata infatti Wallonie-Bruxelles), laddove le altre 3 presenti quest'anno fanno riferimento a 3 Circoli fiamminghi - i campioni in carica della "Fenice" di Kortrijk, il "Mulino" di Heule (in effetti un quartiere della medesima cittadina di Kortrijk), e Genk. Quest'anno dopo il girone di andata la nostra squadra - alla quale viene richiesto con regolarità anche il mio contributo - è in testa a pari merito con Kortrijk, a seguito di un rocambolesco 4-4 nell'incontro diretto (nella foto un documento del match).

Tra analogie e differenze spiccano alcuni dati che rendono piuttosto diversa la vita di Circolo in Belgio e in Italia, in primis la centralità della partita con tempo di riflessione classico, che rimane la più gradita alla generalità dei giocatori. Nel nostro Circolo non facciamo i Campionati Lampo e Semi-Lampo (ma negli Circoli in genere sì), tuttavia al Damier Cinquantenaire s'organizzano delle serate di gioco lampo e semi-lampo denominate "Campionato della Regione di Bruxelles Capitale" che servono soprattutto come preparazione ai Campionati Nazionali delle due specialità (che si tengono in giorni dedicati), oltre che ai rispettivi Campionati Fiamminghi (che sono aperti a tutti). Altri tornei "internazionali" Lampo e Semi-Lampo di una giornata sono pure presenti nel Calendario Agonistico nazionale - uno di essi lo organizza a Bruxelles il Damier Cinquantenaire.

Per chiudere, poche altre annotazioni. Quest'anno giocherò per la prima volta il Campionato Belga Assoluto, che si terrà dal 22 febbraio al 1° marzo a Heule. Come accade anche in Italia da diversi anni, molti giocatori di una certa levatura saranno assenti (anche la Campionessa uscente Ewa Schalley-Minkina), ed è questo fatto che mi ha permesso di rientrare nei 12 partecipanti. Non mancherò di dare cronache specifiche a suo tempo. Per ora noto che le relazioni italo-belghe non si fermano alla mia persona, ma saranno realizzate quest'anno anche con un incontro amichevole tra squadre nazionali in programma in maggio in Italia: un'occasione in più per approfondire la conoscenza e l'amicizia damistica fra i nostri Paesi.

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